L’Italia valuta una stretta sul Green Pass. Ma il modello francese non convince tutti. Matteo Salvini: “Non scherziamo…”.
Il governo ragiona sul Green Pass e si valuta anche in Italia una stretta che ricalchi il modello francese. L’idea quella di dare un giro di vite alle regole sulla certificazione verde, che potrebbe diventare obbligatoria per andare a ristorante, al cinema, a teatro e per spostarsi con treni, aerei e pullman.
Certificazione verde, il modello francese non convince tutti
L’iniziativa francese annunciata dal presidente Macron ha acceso il dibattito anche in Italia e la maggioranza di governo si divide tra favorevoli e contrari. C’è chi vuole applicare il modello francese e chi lo reputa troppo restrittivo.
Il Commissario all’emergenza Figliuolo si è concentrato sulla campagna di vaccinazione e ha fatto sapere che rendere il Green Pass obbligatorio per prendere parte a grandi eventi potrebbe convincere gli indecisi a vaccinarsi. In effetti in Francia dopo il discorso di Macron un milione di persone ha prenotato il vaccino.
Anche Toti si è detto a favore del modello francese, mentre Matteo Salvini ha bocciato senza appello la proposta: “Vaccino, tampone o Green Pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo“, ha dichiarato il leader della Lega chiarendo la sua posizione. Attilio Fontana si è allineato a Salvini chiarendo la sua posizione: “Io non ho detto che si debba incentivare il green pass. Ho detto che, laddove è stato previsto, siamo nelle condizioni di poterlo applicare, perché la nostra campagna vaccinale sta andando molto bene“.
Dal Pd arrivano pareri favorevoli al modello Macron e si valuta la vaccinazione obbligatoria per le categorie a rischio o il Green Pass obbligatorio per la partecipazione ad eventi pubblici.
Il Movimento 5 Stelle al momento si tiene ai margini del dibattito facendo sapere che al momento la discussione è prematura.
Possibile stretta sul Green Pass: come potrebbero cambiare le regole
Nel caso in cui si procedesse con una stretta sul Green Pass, il certificato potrebbe innanzi tutto essere rilasciato dopo la seconda dose del vaccino e non dopo la prima, come avviene in questo momento. Poi, seguendo il modello francese, si potrebbe rendere obbligatorio il Green Pass per prendere parte ad eventi pubblici e per andare nei cinema, nei ristoranti e nei teatri. Inoltre il Green Pass potrebbe essere obbligatorio anche per viaggiare in treno, in aereo e in pullman.
I dubbi
I dubbi riguardano soprattutto i non vaccinati. La vaccinazione non è obbligatoria, quindi non si può penalizzare o discriminare chi decide di non vaccinarsi. E il modello francese sicuramente complica la vita ai non vaccinati anche perché i test presto non saranno più gratuiti ma a pagamento.